Parola d’ordine: decretazione d’urgenza

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Tutti i governi che si sono succeduti ne hanno fatto ricorso

Tutti i governi che si sono succeduti lungo la storia democratica del nostro Paese, indipendentemente dalla natura e dal colore degli stessi, hanno fatto ricorso alla decretazione d’urgenza. Ed inevitabilmente, le forze di opposizione hanno condannato il metodo se non anche la sostanza della stessa in quanto, e c’è del vero, il sistema della decretazione d’urgenza toglie spazio al dibattito parlamentare, anzi lo priva del suo compito principale che, oltre alla funzione legislativa, è quello di esercitare un controllo sul governo e sulle funzioni di indirizzo politico. Schema esemplificativo di questi ultimi mesi  25 decreti legge in 6 mesi. Nello stesso periodo sono state approvate solamente 5 leggi ordinarie: il dato più alto di decreti legge pubblicati in media al mese (4,17) tra i governi delle ultime 4 legislature. Con il governo Meloni passano in media 4,5 giorni tra la deliberazione del decreto e la sua effettiva entrata in vigore. In alcuni casi si superano le 2 settimane. Va da sé che nell’uso che il governo ne fa, i decreti legge servono a ridurre al minimo le discussioni e approvare i provvedimenti così come deliberati in Cdm. La decretazione non è usata soltanto per eventi “straordinari” e situazioni che abbisognano di una risposta immediata, ma anche per legiferare con decreto su provvedimenti di natura più “politica”. Come: il decreto legge contenente le misure in tema di lavoro o di quello per il riavvio della progettazione per la costruzione del ponte sullo stretto di Messina. Ma c’è un altro dato che ci preoccupa in quanto segnala una linea di tendenza: ogni decreto avanza sull’inasprimento delle pene rispetto al tema trattato ed affida la risoluzione del “problema” alla detenzione. Dal rave party a Cutro, da Caivano all’ultimo decreto sull’immigrazione. La domanda che ci poniamo, in sintonia con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la Corte costituzionale è la seguente: giova all’azione di governo escludere la discussione mortificando l’azione del Parlamento? Mostrare il volto truce della legge, potenzia la credibilità del governo? Chi si avvantaggia da un isolamento interno ed esterno dello stesso? Siamo in attesa.