Cara Ursula così non va

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Incontro con il Presidente egiziano

Nell’incontro del 18 marzo scorso con il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi le due donne più forti dell’Europa, Ursula e Giorgia, hanno portato una dote di 7 miliardi di euro al fine di “esternalizzare”, cioè, tenere fuori da confini Europei le immigrazioni, considerato il vero grande problema per il nostro continente.

Rovesciando i punti di vista, però, non è così. Infatti, per i Paesi che come il nostro di affacciano sul Mediterraneo vedi Egitto, Turchia, Libia, Marocco, Tunisia, le immigrazioni sono il vero core business grazie al prezzo elevato pagato per esternalizzare le nostre paure.

Se dovessimo leggere questi eventi applicando la teoria del cannocchiale pirandelliano, che ha come schermo visivo l’ironia, potremmo dire che l’Europa è presbite in quanto considera l’immigrazione un pericolo invece che una risorsa.  Infatti, se è vero che il continente Europa è un continente “vecchio” e se dobbiamo dare fiducia ai programmi introdotti dall’attuale Parlamento e Commissione europei impegnati a creare un nuovo modello di sviluppo puntando sul cambiamento climatico, dovremmo dedurne che lo sguardo delle giovani popolazioni africane, insieme alla loro capacità di lavoro, costituirebbe il vero petrolio per la vecchia Europa.

Invece no, Ursula e Giorgia si accreditano presso le cancellerie di Paesi che non possono definirsi propriamente democratici pagando a suon di euro ciò che non sanno vedere e quindi risolvere.