Un corpo inerme è la voce della denuncia

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I funerali del resistente russo Navalny

Si svolgeranno queta mattina alle ore 12 italiane i funerali del resistente russo Navalny assassinato dal regime putiniano.  A poche ore dal discorso di Putin alla Duma russa in preparazione alle elezioni che lo eleggeranno ancora, non essendoci altri concorrenti e in un Paese emblema della democratura.

Un’occasione questa per lo “zar” per rinnovare le sue minacce a tutto l’Occidente esortandolo a lasciargli mani libere nella guerra in atto contro l’Ucraina altrimenti… il nucleare.

Inoltre, alla vigilia delle elezioni europee, Zelensky annuncia che fornirà un elenco dei partiti europei pro Putin. Una situazione complessa nella quale risalta come “l’autocrate”, che si vanta di minacciare l’intero Occidente, abbia blindato la capitale in occasione di un funerale. Come se la voce di denuncia di Navalny  fosse ancora forte e tale da scuotere le coscienze democratiche che pur in Russia ci sono.

Un corpo privo di vita si pone come ostacolo insuperabile nella marcia trionfante del novello zar.  Chissà se si avanzano i fantasmi di un passato pieno di memorie intollerabili nelle lunghe notti dell’inverno russo, come  nella lunga notte dell’Innominato. E, come il mostro di cui parla Alfieri nell’ode intitolata “Pace” il nome di Putin potrebbe essere quello di “dispotismo”.