Il grido dei poveri

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Rinnovare l'accordo per la fornitura di grano

L’accordo della Black Sea Grain Initiative, firmato nel luglio 2022 e in vigore fino al 17 di questo stesso mese nel 2023, siglato allora da Russia, Ucraina, Turchia e Onu, grazie alla mediazione di Ankara, ha consentito lo sblocco dell’export cerealicolo lungo le rotte del Mar Nero.  Infatti, a seguito della guerra in Ucraina e del controllo dell’esercito russo di scali come quello di Odessa, si era verificato il blocco degli hubs più importanti per le forniture di grano internazionali. Qualche giorno, fa la Russia ha minacciato il mancato rinnovo dell’accordo che lascia l’Africa nell’insicurezza alimentare accentuata e divenuta gravissima anche a causa dei mutamenti climatici. L’accordo del 2022, sebbene si sia dimostrato inadeguato (i Paesi ricchi si sono accaparrati l’80% del grano e dei cereali usciti dall’Ucraina, mentre agli Stati più poveri e colpiti dalla crisi alimentare è andato appena il 3%), comunque ha sopperito all’urgenza che, se la minaccia di Putin di non rinnovarlo diventasse un fatto, produrrebbe un numero imprecisato e impensabile di vittime. Tra i più immediati ci sono i Paesi dell’Africa, soprattutto subsahariana che è una delle regioni che registra le quote più pesanti di import agricolo dal “granaio d’Europa” (Kiev), che potrebbero esasperare crisi pregresse. L’Onu calcola che siano almeno 60 milioni di persone ridotte alla fame in sette Paesi dell’Africa orientale e teme “l’impatto di un nuovo urto” su un’area martoriata dall’intreccio di tumulti politici, violenze terroristiche e crisi climatica. Dunque, la sospensione dell’intesa potrebbe favorire il rialzo dei prezzi e un’instabilità sociale e politica già in ascesa. Il Santo Padre nell’Angelus del 30 luglio u.s. ha invocato il ripristino dell’accordo ed ha affermato: “questa è una grande offesa a Dio perché il grano è dono Suo per sfamare l’umanità e il grido di milioni di fratelli e sorelle che soffrono la fame sale fino al cielo”. Così leggiamo nel Levitico: “Quando mieterete la raccolta della vostra terra, non mieterai fino ai margini il tuo campo e non raccoglierai ciò che resta da spigolare della tua raccolta; lo lascerai per il povero e per lo straniero. Io sono il Signore vostro Dio” (Lv 23,22).