Dignitas infinita

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Dichiarazione del Dicastero per la dottrina della fede

La Dichiarazione Dignitas infinita, del Dicastero per la dottrina della fede, pubblicato l’8 aprile u.s, presenta un lunghissimo elenco delle violazioni inferte alla dignità dell’uomo considerata “infinita” in quanto non ha fine, confine, limiti al pari della infinita bontà di Dio. La Dichiarazione, che si collega alla Dichiarazione dei diritti universali dell’uomo e soprattutto all’insegnamento della Chiesa sul tema, difende lo sviluppo totale ed integrale cui ogni essere umano ha diritto. Già nella enciclica Caritas in veritate, il papa emerito Benedetto XVI aveva sottolineato che «oltre a richiedere la libertà, lo sviluppo umano integrale come vocazione esige anche che se ne rispetti la verità» [41]. Come dire che “ciascuno realizza nella vita il disegno che Dio ha iscritto nell’atto creativo”. Nella Dichiarazione, maternità surrogata, aborto, eutanasia e suicidio assistito, cambio di sesso e teoria del gender, violenza digitale e tanto altro sono individuati come i “campi” ove avvengono “gravi violazioni della dignità umana”. Ma non solo: il dramma della povertà, la guerra, il travaglio dei migranti, la tratta delle persone, gli abusi sessuali, le violenze contro le donne e lo scarto dei diversamente abili. Su questi aspetti papa Francesco col Suo magistero docet. Non ci nascondiamo che la parte che ha occupato più spazio nei giornali è stata quella dedicata all’aborto e alla maternità surrogata. Non ce ne meravigliamo perché il Magistero di papa Francesco piace quando è rimandato ad una sorta di sociologismo contemporaneo: di meno quando ribadisce la dottrina inalterata della Chiesa che sulla serietà della vita non ha mai scherzato: come dire non è mai cambiata.