Elezioni politiche   25 settembre 2022

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Per saperne di più

  • Il Rosatellum bis è un sistema misto di proporzionale e maggioritario (attribuisce i seggi al candidato o al partito che ha ottenuto la maggioranza dei voti in un collegio) nel senso che un terzo dei seggi tra Camera e Senato sarà eletto in scontri diretti nei collegi uninominali (ove viene eletto un solo candidato, cioè di quello che ottiene la maggioranza assoluta dei voti ), mentre i restanti due terzi saranno eletti con sistema proporzionale (che prevede l’elezione di un parlamentare in base al numero dei voti assegnati ad un partito o ad una lista in un determinato collegio);
  • la presenza di collegi uninominali, consente e favorisce la formazione di coalizioni tra partiti diversi e le alleanze servono alle forze politiche a dividersi tra di loro i vari collegi ed appoggiare in maniera unitaria i candidati di coalizione;
  • alla Camera ci saranno 232 collegi uninominali, in cui ogni partito o coalizione presenterà un solo candidato. Il candidato eletto sarà quello che prenderà almeno un voto in più degli altri nel collegio;
  • per l’assegnazione degli altri 386 seggi si userà un metodo proporzionale: ogni partito o coalizione presenterà una lista di candidati: ogni partito o coalizione eleggerà quindi un numero di parlamentari proporzionale ai voti ottenuti. Nelle circoscrizioni estere saranno assegnati altri 12 seggi;
  • al Senato con il Rosatellum le cose funzionano in modo molto simile: i collegi uninominali saranno 102, i collegi del proporzionale 207, e i seggi degli eletti all’estero 6;
  • non sarà possibile il voto disgiunto, ognuno potrà esprimere un solo voto che andrà al candidato del suo collegio (per la quota maggioritaria) e alla lista che lo appoggia (per la quota proporzionale);
  • sarà annullata la scheda se dovesse essere barrata la casella di un candidato al collegio uninominale e la casella di una lista diversa da quelle che lo appoggiano;
  • i partiti dovranno ottenere almeno il 3 per cento dei voti su base nazionale;
  • se i partiti si presentano alleati in una coalizione, quest’ultima dovrà raggiungere almeno il 10 per cento dei voti su base nazionale. I partiti che non raggiungono questa soglia non eleggeranno alcun parlamentare;
  • sono consentite le pluricandidature, cioè sarà possibile presentarsi in diversi collegi, ma solo nella quota proporzionale: ogni candidato potrà presentarsi in cinque collegi proporzionali differenti;
  • ci si può candidare in un unico collegio uninominale, ma si può essere contemporaneamente candidati in cinque collegi proporzionali;
  • l’elettore riceverà una Scheda Unica – nella quale il nome del candidato nel collegio è affiancato dai simboli dei partiti che lo sostengono;
  • non è consentito il voto disgiunto;
  • la soglia di sbarramento è al 3% per le singole liste e al 10% per le coalizioni a livello nazionale sia alla Camera che al Senato;
  • quote di genere: sia nei collegi uninominali che in quelli plurinominali nessuno dei due generi può essere rappresentato in misura superiore al 60%. La ripartizione della quota di genere per il Senato, sia nell’uninominale che nel proporzionale, è su base regionale e non nazionale.